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Notizie da Federproprietà NapoliFederproprietà Napoli rilancia: cedolare secca anche per gli affitti commerciali

Federproprietà Napoli rilancia: cedolare secca anche per gli affitti commerciali

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Schifone: «Rilancerebbe mercato immobiliare e commercio locale»

Mentre prende forma il dibattito sulla prossima manovra di bilancio, Federproprietà Napoli torna a chiedere al governo un intervento deciso sul fronte della fiscalità immobiliare. L’associazione propone di estendere la cedolare secca anche per gli affitti commerciali, così da alleggerire il peso su proprietari e piccoli commercianti.

Il contesto economico resta difficile: caro energia, costi delle materie prime, guerre, dazi e pressione fiscale elevata stanno mettendo sempre più in crisi sia le attività commerciali che i proprietari immobiliari. In questo scenario, l’associazione rilancia il suo appello all’Esecutivo, sottolineando come un regime agevolato potrebbe offrire ossigeno al commercio di vicinato.

Normative datate, imposte pesanti e concorrenza dei colossi

I contratti di locazione commerciale sono regolati da normative risalenti a oltre cinquant’anni fa e gravati da imposte pesanti. Negli anni scorsi il governo aveva già manifestato l’intenzione di estendere la cedolare secca anche a questo settore: un’idea che, secondo Federproprietà, potrebbe favorire l’incontro tra domanda e offerta, stimolare canoni più sostenibili e contrastare la desertificazione urbana.

A pesare sul piccolo commercio non c’è soltanto il caro-vita. Da anni, infatti, i grandi centri commerciali e i colossi del commercio online hanno messo in ginocchio le attività di prossimità, rendendo ancora più difficile la sopravvivenza dei negozi di quartiere. Il risultato è evidente: serrande abbassate, locali sfitti e intere vie che perdono vitalità.

Il presidente: «Aiuterebbe commerciante e proprietario»

«Una misura che aiuterebbe sia il commerciante che il piccolo proprietario immobiliare» afferma Luciano Schifone, presidente di Federproprietà Napoli. «Dovrebbe comprendere anche la possibilità di applicare il regime fiscale agevolato ai contratti già in essere, se collegati a un accordo territoriale che riveda i canoni di locazione. In questo modo non ci sarebbe solo un beneficio per il proprietario, ma anche un vantaggio concreto per il commerciante che ha affittato quell’immobile».

Per l’associazione, servono iniziative forti e immediate. Anche se l’economia italiana mostra importanti segnali di ripresa, le risorse dei cittadini restano limitate. Una tassazione più equa sugli affitti commerciali potrebbe rilanciare il settore, far nascere nuove attività, sostenere i negozianti e i piccoli proprietari ed evitare che i centri storici si svuotino a favore dei mercati virtuali e delle grandi superfici di vendita.

Come funziona la cedolare secca

La cedolare secca, che prevede un’aliquota fissa applicata direttamente sul canone annuo percepito senza cumulo con altri redditi, garantirebbe non solo semplificazione fiscale ma anche una riduzione dell’aliquota Imu. Per usufruire di questo regime, tuttavia, è necessaria un’attestazione che certifichi la conformità del contratto agli accordi territoriali sia sul piano economico che normativo.

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