Bankitalia segnala una crescita dell’1% nel 2020
La famiglia è la vera forza motrice dell’Italia e, prima, durante e dopo la pandemia, è stata l’ancora di salvezza di milioni di persone in difficoltà economiche. Un dato incontrovertibile e che negli anni si è sempre più rafforzato. Un altro dato da sottolineare è come la proprietà immobiliare e l’acquisto della prima casa è sempre stato l’obiettivo di qualsiasi nucleo familiare per gettare le basi della propria stabilità.
Lo conferma anche l’ultimo report pubblicato da Bankitalia e Istat che ha confermato come gli italiani, nel momento d’incertezza, preferiscano investire i propri risparmi nel mattone, considerandolo unica certezza rispetto al frastagliato mondo finanziario odierno dove nessun altro investimento garantisce guadagni sicuri ma nemmeno il mantenimento del valore investito.
Secondo lo studio della Banca d’Italia a fine 2020 la ricchezza delle famiglie italiane è stata pari a circa 10.010 miliardi di euro, 8,7 volte il loro reddito disponibile. Un dato confortante che segnalava una crescita dell’1% rispetto al 2019. Circa cento miliardi in più nonostante il 2020 sia stato caratterizzato dalle chiusure per l’emergenza Covid-19. Nonostante milioni di lavoratori siano stati impossibilitati a lavorare e a guadagnare.
«Le abitazioni, che hanno costituito la principale forma di investimento delle famiglie, rappresentano la metà della ricchezza lorda, per un valore di 5.163 miliardi» sottolinea lo studio di Palazzo Koch. Una situazione che a primo acchito può dare un’impressione rosea. In realtà invita a una riflessione. Nel 2020 il governo ha investito ingenti fondi per supportare l’economia ma non in maniera sufficiente a superare la crisi. Nonostante tutto si è registrato l’incremento dell’un per cento. Un aumento molto limitato e che non mette al riparo il “comparto” famiglia.
Evitare provvedimenti distruttivi
Adesso, con la riforma del catasto, con l’intenzione di aumentare le aliquote per la cedolare secca, con il caro bollette che si protrarrà per mesi, forse per anni, si rischia di vedere annullare anche quel misero un percento di crescita. Per questo Federproprietà Napoli invita il governo a mettere da parte azioni che colpirebbero il patrimonio delle famiglie (ribadiamo, che rappresentano le fondamenta dell’Italia) e ad attuare una strategia volta a favorire gli investimenti immobiliari dei cittadini.
Si potrebbe immaginare, per esempio, una detassazione per chi dopo, aver acquistato un immobile ridotto a rudere e lo ripristini architettonicamente (anche per la transizione energetica di cui tanto si parla). Così si potrebbe combattere anche la fatiscenza di interi quartieri.
- Terrazza di copertura, il possesso per oltre 20 anni di un condomino vale per l’usucapione
- Caro bollette, in Campania aumenti record già nel 2021: +36% in un anno
- Delega fiscale, Schifone: «Stralcio del catasto e cedolare secca in difesa della piccola proprietà»
- Cambia il bonus per i giovani inquilini: aumentano i vantaggi
- Accelera il mercato immobiliare, l’Istat: «Aumentano compravendite e mutui»