Paradossale la reazione di chi continua a sollevare il problema dei cambiamenti climatici: ora si oppone alla ricerca di una soluzione
In questi ultimi giorni, si è alzato un polverone attorno alle parole del ministro Musumeci, che ha proposto l’introduzione di un’assicurazione obbligatoria contro le catastrofi naturali per le abitazioni. Quello che colpisce in tutta questa vicenda è la reazione polemica della sinistra italiana e di una parte della società. È paradossale che proprio coloro che, da sempre, denunciano con forza l’esistenza dei cambiamenti climatici e i loro effetti disastrosi siano ora i primi a opporsi a una riflessione che mira a far fronte alle conseguenze di tali fenomeni.
Il ministro Musumeci, di fatto, non ha imposto nulla di concreto, ma ha semplicemente aperto un dibattito su un tema cruciale. «Di fronte a una crescente frequenza di eventi catastrofici, appare inevitabile porre la questione su come tutelare il patrimonio immobiliare degli italiani. Se lo Stato fosse chiamato a rispondere a una catastrofe all’anno, ci troveremmo davanti a un serio problema di sostenibilità finanziaria. Questo, inevitabilmente, comporterebbe un aumento della tassazione generale, una sorta di “tassa implicita” per coprire i danni. È qui che l’idea di un’assicurazione potrebbe diventare un’opzione concreta per alleggerire il peso sulle casse pubbliche» afferma Luciano Schifone, presidente di Federproprietà Napoli.
La domanda che dobbiamo porci è: se la sinistra è la prima a denunciare l’urgenza del cambiamento climatico, come mai è anche la prima a opporsi all’idea di prendere precauzioni concrete contro le sue conseguenze? Non sarà forse una contraddizione? Il problema c’è, ed è destinato a peggiorare. È quindi necessario considerare misure preventive che proteggano i cittadini e il loro patrimonio.
Assicurazioni sulla casa, necessario un approfondimento
L’obbligatorietà di un’assicurazione non sarà forse la soluzione definitiva, ma la questione non può essere liquidata con superficialità. Invece di sollevare inutili polemiche, si potrebbe piuttosto discutere di possibili incentivi che spingano i cittadini a dotarsi volontariamente di questo strumeno.
«Un sistema incentivante, oltre a rendere più accessibili le polizze, potrebbe favorire anche interventi di miglioramento strutturale delle abitazioni, riducendo il rischio di danni. Migliorare la staticità degli edifici e le condizioni ambientali non solo contribuirebbe a rendere più sicure le case, ma abbasserebbe anche i premi assicurativi, creando un circolo virtuoso tra prevenzione e risparmio» sottolinea ancora Schifone.
Un altro aspetto che meriterebbe di essere approfondito è il ruolo delle compagnie assicurative. Dal momento che trarrebbero vantaggio dall’aumento delle polizze stipulate, sarebbe auspicabile che queste venissero incontro ai cittadini con tariffe agevolate. Ciò potrebbe incentivare ulteriormente la diffusione delle assicurazioni sulla casa, garantendo così una maggiore copertura in caso di catastrofi e, allo stesso tempo, una riduzione dei costi per gli italiani. Per Federproprietà Napoli è arrivato il momento di aprire una discussione seria e costruttiva sul tema, senza cedere alla tentazione delle solite polemiche ideologiche.