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In primo pianoSuperbonus, da maggio compensazioni in 10 anni. Schifone: «Imprese sblocchino i cantieri»

Superbonus, da maggio compensazioni in 10 anni. Schifone: «Imprese sblocchino i cantieri»

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Dal mese prossimo diventerà operativo lo «spalmacrediti»

Dal 2 maggio prossimo diventerà pienamente operativo il cosiddetto «spalmacrediti». Uno strumento che consentirà a banche e imprese di compensare più facilmente i crediti d’imposta del superbonus. Da quella data, riferisce un articolo de «ilSole24ore», sarà possibile comunicare le opzioni tramite la piattaforma dell’Agenzia delle Entrate e dividere le compensazioni su di un arco temporale molto più lungo, ben 10 anni, nel caso in cui non si riesca a utilizzare i crediti subito nel modello f24. Dal 3 luglio, invece, sarà possibile procedere tramite gli intermediari abilitati.

Crediti fiscali, misura a vantaggio di banche e imprese

Grazie alle modifiche inserite nel decreto legge 11/2023, si dovrebbero rimettere in gioco 10 miliardi di crediti del settore dell’edilizia. Una possibilità a vantaggio soprattutto delle imprese visto che le banche hanno già calendarizzato l’utilizzo dei crediti acquistati nei mesi scorsi. Le imprese di costruzioni, riferisce l’Agenzia delle Entrate, hanno in pancia, per le annualità che vanno dal 2023 al 2026, circa dieci miliardi da compensare.

«La quota residua di ciascuna rata annuale può essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo; l’utilizzo delle dieci rate scatterà dall’anno successivo a quello della rata originaria. Ad esempio, per una rata 2022 si parte con dieci rate dal 2023. In caso di crediti per i quali sono state già utilizzate due annualità, quest’allungamento consentirà di fatto di arrivare a dodici anni totali. La scelta è irrevocabile e la comunicazione non potrà essere rettificata o annullata. In compenso, però, su ogni rata si potranno esercitare più opzioni durante l’anno» spiega ilSole24ore.

Federproprietà Napoli: «Tantissimi proprietari immobiliari sono in attesa da mesi»

In questo quadro, considerando anche la circostanza che molti istituti bancari hanno già ricominciato ad acquistare, il comparto edilizio dovrebbe avere tutte le carte in regola per ripartire.

«Adesso è il momento che i cantieri, fermi a causa del blocco ormai rimosso, ripartano. Tantissimi proprietari immobiliari sono in attesa da mesi, spesso con le impalcature davanti alla propria abitazione, della ripartenza dei lavori. Banche e imprese ricomincino a operare il più presto possibile» afferma Luciano Schifone, presidente di Federproprietà Napoli. «È intollerabile, infatti, che a pagarne le conseguenze (oltre ai lavoratori impegnati direttamente nei vari comparti) siano i proprietari che hanno creduto alla favola del governo Conte» conclude Schifone.

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