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Incentivi e mutui convenienti trainano il mercato immobiliare. Bonus under 36 sugli scudi

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L’erogazione dei mutui registra nel secondo trimestre del 2021 nuovi flussi in crescita del 39,8%

Il mercato immobiliare italiano continua a correre spinto dagli incentivi statali, ma soprattutto dal bonus prima casa per gli Under 36. Un dato che emerge dallo studio Bussola CRIF – MutuiSupermarket che – da dati dell’Agenzia delle Entrate, nel secondo trimestre 2021 – registra un aumento del numero delle compravendite residenziali del 73,4% rispetto al medesimo periodo del 2020.

Un boom dovuto soprattutto al clima economico di fiducia che continua ormai da mesi, facilitazioni sui tassi e spese del mutuo per i più giovani e gli incentivi statali per la ristrutturazione e la riqualificazione energetica degli immobili. Inoltre, segnala la Bussola, prezzi sui mutui degli immobili a livelli molto concorrenziali. Infatti l’erogazione dei mutui registra nel secondo trimestre del 2021 nuovi flussi in crescita del 39,8%.

Lo si apprende dagli ultimi dati pubblicati dalla Banca d’Italia. Nel terzo trimestre però si è registrato un minore incremento dei flussi di nuovi mutui rispetto a quello precedente ma il dato è la conseguenza della ricomposizione della domanda di mutui attualmente in essere: i flussi di nuovi mutui di surroga stanno progressivamente riducendosi con significativo impatto sul volume totale dei nuovi mutui erogati nel trimestre.

Nel terzo trimestre 2021 la fascia di richiedenti con età inferiore ai 36 anni continua infatti ad aumentare il suo peso, arrivando a spiegare il 35% delle richieste totali sul canale online da confrontarsi con valori attorno al 23% registrati nel corso dell’anno 2020. Guardando invece la sola finalità mutuo acquisto prima casa, la fascia di richiedenti Under 36 arriva a spiegare a settembre addirittura quasi il 50% delle richieste raccolte sul canale online con tale finalità.

Mercato immobiliare, la media dei migliori spread di offerta delle banche

La domanda di mutui per acquisto casa gode anche di una situazione particolarmente favorevole sul fronte delle condizioni applicate: la media dei migliori spread di offerta delle banche nel secondo e terzo trimestre 2021 – per una richiesta di mutuo di importo 140.000 euro, durata 20 anni, valore immobile 220.000 euro – rimane prossima ai livelli minimi di sempre: 0,9% per i mutui a tasso variabile e 0,2% per i mutui a tasso fisso, che oggi raccolgono sul canale online circa il 94% delle preferenze totali.

L’indagine mostra poi che i prezzi al metro quadro degli immobili offerti in garanzia registrano un aumento nel corso del terzo trimestre 2021, esprimendo un rimbalzo tecnico rispetto al passato. Questa dinamica è alimentata da una domanda in forte e continua crescita sull’anno in corso, crescita che al momento potrebbe consolidarsi nel corso dei prossimi trimestri. Nel terzo trimestre 2021 il prezzo/mq registra dunque un aumento del 2,6% per gli immobili usati e dell’1,7% per i nuovi immobili rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Da rimarcare, in particolare, il consolidamento della dinamica per gli immobili usati dopo una prolungata fase di debolezza.

L’interesse nei confronti di questa tipologia immobiliare potrebbe ricondursi alle opportunità offerte dal Superbonus 110% e dagli altri bonus edilizi in vigore. Analizzando l’andamento dei prezzi a livello territoriale, l’unica area che non registra un aumento nelle quotazioni trimestrali anno su anno è il Centro, con un -1,6% del prezzo/mq nel terzo trimestre 2021. Le altre aree mostrano tutte una ripresa dei prezzi al metro quadro: il Nord-Ovest con un +3,7%, il Nord-Est con un +1,1% e, infine, il Sud e Isole con un +0,4%.

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