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Notizie da Federproprietà NapoliCase green verso ok definitivo. Schifone: «Nuovo parlamento Ue aiuti piccoli proprietari»

Case green verso ok definitivo. Schifone: «Nuovo parlamento Ue aiuti piccoli proprietari»

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L’Eurocamera ha approvato il testo che dà più libertà ai singoli Paesi

L’entrata in vigore della direttiva case green si avvicina sempre di più. Nei giorni scorsi, infatti, ha ricevuto il primo sì dall’Eurocamera con l’approvazione del testo frutto dell’accordo raggiunto il 7 dicembre scorso che dà più libertà ai singoli Paesi. La commissione Industria, Ricerca e Energia del Parlamento europeo ha dato il via libera al provvedimento con 38 voti a favore, 20 contrari e 6 astenuti. Perché il testo entri in vigore manca solo l’ok finale della Plenaria dove il provvedimento sarà calendarizzato in una delle sessione di febbraio.

Case green, il nuovo accordo

Il testo approvato è quello che prevede un ammorbidimento delle richieste iniziali della Commissione europea: il raggiungimento di un parco edifici ad emissioni zero è stato posticipato al 2050, così come l’obbligo di dire addio alle caldaie alimentate da combustibili fossili prorogato al 2040. Il testo della direttiva non prevede dei requisiti di ristrutturazione per singoli edifici basati su classi energetiche, ma i Paesi potranno definire un loro piano nazionale di ristrutturazione, basandosi sulla media dell’intero patrimonio edilizio e sul sistema di classi energetiche di ciascuno Stato.

Nel 2050 si dovrà raggiungere un patrimonio edilizio a zero emissioni. I Paesi dovranno assicurare un miglioramento nell’efficienza energetica degli edifici, che dovrà basarsi però non più sulla classe di efficienza degli immobili, ma sulle medie di consumo.

L’auspicio per la nuova maggioranza

Un accordo positivo che però presenta ancora alcune criticità e che il nuovo Parlamento europeo dovrà affrontare. A giugno, infatti, ci saranno le elezioni per il rinnovo dei membri dell’Eurocamera. L’auspicio è che una nuova maggioranza metta definitivamente in ordine i tasselli mancanti di una direttiva che nel suo lancio iniziale rappresentava una vera batosta per l’Italia, in cui il 53,7% delle Case risale a prima del 1970.

«Nel nostro Paese la maggior parte delle abitazioni sono di proprietà degli inquilini. Piccoli proprietari immobiliari che di certo non navigano nell’oro, soprattutto con la particolare congiuntura economica in cui viviamo» afferma Luciano Schifone, presidente di Federproprietà Napoli.

«L’auspicio è che il nuovo Parlamento Europeo individui una strada per aiutare i piccoli proprietari immobiliari a ristrutturare il proprio edificio. Da sola l’Italia, di conseguenza gli italiani, non ce la può fare. Nemmeno il tanto decantato Superbonus, che ha recato immensi danni economici ai conti pubblici favorendo i più ricchi, era efficace in questo senso. Sarà necessario un intervento a livello comunitario che accompagni i cittadini in questo percorso verso l’efficientamento energetico», conclude Schifone.

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