Il premier: «Abbiamo sempre condiviso le finalità del Superbonus»
Durante una riunione «fiume», svoltasi ieri il Consiglio dei ministri, guidato dal premier Giorgia Meloni, ha apportato alcune importanti modifiche al cosiddetto Superbonus 110%.
Il Cdm ha deciso di anticipare «la rimodulazione al 90 per cento per le spese sostenute nel 2023 per i condomini e si introduce la possibilità, anche per il 2023, di accedere al beneficio per i proprietari di singole abitazioni, a condizione che si tratti di prima casa e che i proprietari stessi non raggiungano una determinata soglia di reddito (15mila euro l’anno, innalzati in base al quoziente familiare)». Il superbonus si applica invece al 110 per cento fino al 31 marzo 2023 per le villette unifamiliari che abbiano completato il 30 per cento dei lavori entro il 30 settembre 2022.
Le parole di Giorgia Meloni
«Abbiamo sempre condiviso le finalità del Superbonus ma il modo in cui è stato realizzato ha segnato molti problemi» ha detto il premier Giorgia Meloni. «Pesa di circa 60 miliardi» sulle casse dello Stato, «con un buco di circa 38 miliardi», ha osservato riferendosi al concetto di «gratuità».
«La copertura al 110% ha determinato una deresponsabilzzazione» e «una distorsione sul mercato» dei costi sul mercato e il beneficio «è andato prevalentemente a favore dei redditi medio-alti. Abbiamo deciso di intervenire per correggere alcune distorsioni», ha osservato il presidente del Consiglio. «Concentriamo questa misura verso chi ha maggiori necessità», ha spiegato