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Dall’Ue nuovo attacco alla casa, Gentiloni: «Allineare valori catastali a quelli di mercato»

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Schifone: «È la conferma dell’effettiva volontà del Governo»

La commissione europea torna ancora all’attacco sulla casa e interviene a gamba tesa sulla riforma del catasto chiedendo ancora una volta di colpire quello che rappresenta l’unica (e vera) ricchezza degli italiani dopo le vessazioni degli anni scorsi. Qualche giorno fa il commissario Ue agli affari economici, Paolo Gentiloni, ha spiegato le raccomandazioni dell’Ue all’Italia: «È necessario allineare i valori catastali ai valori correnti di mercato». L’esecutivo europeo raccomanda di «adottare e attuare il ddl delega sulla riforma fiscale, in particolare attraverso la revisione delle aliquote marginali d’imposta».

È ormai noto, e lo ha sottolineato anche il Commissario che per l’Unione europea vorrebbe spostare la tassazione dal lavoro, considerato troppo alta, alle case colpendo fisco e patrimoni. «Aggiornare i valori catastali – ha aggiunto Gentiloni, esponente di spicco del Partito Democratico che più di una volta ha provato ad attuare vere e proprie patrimoniali – non credo che rappresenti una richiesta di aumentare le tasse ma una necessità per l’Italia».

Peccato però che l’Italia sia un Paese dove la stragrande maggioranza degli italiani vive nella casa di proprietà. Quanto chiesto da Bruxelles andrebbe a colpire milioni di persone che già hanno un reddito basso (che non potrebbero giocoforza godere di chissà quali benefici nella riduzione delle tasse) in cambio di un inasprimento della voce tasse sugli immobili. Possibile che per adempiere a un sacrosanto diritto degli italiani (una più giusta ed equa distribuzione delle tasse sul lavoro) si debba assistere a una vera e propria presa  in giro? Che risultato potrebbe portare un provvedimento che se da un lato alleggerisce di poco la pressione fiscale, dall’altro nasconderebbe una vera e propria stangata?

Federproprietà si oppone fermamente

«È la conferma dell’effettiva volontà del Governo di pervenire, attraverso la riforma degli estimi, ad un aumento della tassazione immobiliare». Lo afferma Luciano Schifone, presidente di Federproprietà Napoli. «Tutte le assicurazioni si rivelano come ipocriti tentativi di far passare la riforma senza allarmare i piccoli proprietari già duramente colpiti da una selva di tasse e balzelli. Federproprietà si oppone fermamente e farà sentire la sua voce» conclude Schifone.

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