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In primo pianoAteco 2025, nuovi codici per condomìni e amministratori: come adeguarsi senza errori

Ateco 2025, nuovi codici per condomìni e amministratori: come adeguarsi senza errori

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L’adeguamento ai nuovi codici Ateco 2025 non è automatico

Primo aprile 2025: una data da ricordare. Da questo giorno, infatti, condomìni e amministratori dovranno confrontarsi con la nuova classificazione Ateco, un aggiornamento che ridefinisce gli obblighi fiscali e amministrativi del settore. Le modifiche, concepite per razionalizzare le categorie economiche, impongono un rapido adeguamento per evitare irregolarità.

Condòmini: addio al codice Ateco 97.00.02

Per i condomìni, la novità più significativa riguarda la soppressione del codice Ateco 97.00.02, introdotto nel 2022 per gli edifici privi di personale dipendente. Al suo posto, il codice 97.00.10 che classifica il condominio sempre come datore di lavoro per il personale domestico.

Questo cambiamento, tuttavia, appare problematico. I condomìni, spiega un articolo de «il Sole 24 ore», rientrano nell’ambito normativo relativo alla sicurezza sui luoghi di lavoro, ma il nuovo codice sembra essere stato ideato per descrivere situazioni in cui gli edifici dispongano di personale dipendente, come portieri o giardinieri ma la maggior parte dei condomìni italiani non ha dipendenti, rendendo l’accorpamento dei codici poco coerente con le esigenze operative.

Nuovo codice Ateco anche per gli amministratori

Anche gli amministratori devono adattarsi. Il precedente codice 68.32.00, che riguardante gestione immobiliare e amministrazione condominiale, è stato sostituito dal 68.32.01. Questo nuovo identificativo distingue con maggiore precisione le attività del settore, includendo l’amministrazione di condomìni, la riscossione di affitti tramite agenzie specializzate e la gestione di proprietà, sia tradizionale che turistica.

Obbligo di aggiornamento e controlli

L’aggiornamento dei codici è obbligatorio per tutti gli operatori. I professionisti iscritti al Registro delle Imprese dovranno procedere tramite la Comunicazione Unica (ComUnica), mentre i non iscritti utilizzeranno modelli fiscali specifici. Gli amministratori sono tenuti a verificare l’assegnazione del codice corretto e a rivedere la documentazione contabile e fiscale. Per i condomìni con personale domestico, è necessario un controllo delle pratiche gestionali, con particolare attenzione agli adempimenti fiscali.

L’Agenzia delle Entrate non ha previsto meccanismi automatici per l’aggiornamento dei codici, rendendo indispensabile una verifica del cassetto fiscale di ogni condominio per garantire la conformità alle nuove disposizioni. La riforma Ateco 2025, pur volta a modernizzare il sistema, richiede un impegno immediato per assicurare una gestione corretta e scongiurare sanzioni.

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